mi spinge dentro quel vento e tra la folla ed ecco il grande catino,
dove si svolge la folle corsa.
Mattoni e pietra ed un esercito di piedi,
solcano le vie
chiudono ogni varco.
E devo remare contro…
è faticoso
mi stacco da terra,
il cielo è ancora li,
c’è spazio,
volo in alto.
(Bianca Maria Rorato)
Voglio fare un inciso su questa città medievale, perché ci ho abitato dal 1971 al 1976 a Vico Alto, fuori le mura e soggetto alla contrada della Lupa. Il nostro terzogenito è stato battezzato come contradaiolo della Lupa nel 1975, pur essendo nato nell’ospedale allora in contrada della Giraffa vicino al Duomo. Siena è una città straordinaria nei suoi valori e con la sua popolazione differente da qualunque altra città medievale, per me e da considerarsi un’esperienza unica, assolutamente positiva nei nostri ricordi, fra questi il più significativo è rappresentato dal nostro figliuolo che può vantare d’essere nato a Siena.